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Comunicato CGT- Catalogna

Fermare la repressione e costruire la libertà

Pochi giorni fa la sentenza della Corte Suprema, che oltre alle condanne apre anche la strada a un inasprimento della repressione legale, ha acceso la scintilla. Una scintilla che ha assunto dimensioni che nessuno immaginava. Le manifestazioni e le azioni di resistenza attiva in strada contro gli attacchi sempre più brutali dei Mossos d’Esquadra e della Polizia Nazionale mostrano come migliaia di persone non si accontentino di osservare, passivamente, come si sta costruendo un regime sempre più autoritario intorno a loro.

Le bandiere stanno passando in secondo piano. Tutto questo è per la libertà, la rabbia contro il riarmo repressivo e anche per noi. Una generazione che ha davanti tutto il futuro, si è alzata. Ha detto che era stufa di essere sfruttata dalla politica istituzionale. Che era stanca di non vedere un futuro dignitoso in questo mondo ed ha affrontato attivamente i governi catalano e spagnolo, gli stessi che per anni hanno tagliato i servizi pubblici e i diritti dei lavoratori. Anche gli ultimi eventi ci mostrano come, nella criminalizzazione e nella repressione, i due governi vadano di pari passo.

In questo contesto, come anarcosindacalisti non possiamo rimanere a casa come semplici spettatori. Una dopo l'altra, molte sezioni sindacali, sindacati e federazioni della CGT della Catalogna hanno fatto dei pubblici appelli per la mobilitazione attiva e la lotta per fermare la repressione e in difesa della libertà. Come libertarie e libertari, siamo sempre nelle lotte contro l’autoritarismo repressivo del potere, difendendo le libertà.

Pertanto, pubblichiamo il seguente appello:
1- per partecipare attivamente alle manifestazioni e alla resistenza di strada. Combattere contro questo sistema politico che per decenni ha tagliato i nostri diritti come individui e come lavoratrici e lavoratori. Queste dimostrazioni durano da giorni e domani hanno la copertura di uno sciopero generale indetto dalla I-CSC e dalla IAC (*). Ricordiamo ai nostri iscritti/e che è un nostro diritto farlo, anche se non l’abbiamo proclamato noi o nessun sindacato della nostra centrale. Ma avvisiamo anche che la lotta continuerà oltre venerdì;
2- di non permettere la strumentalizzazione da parte delle organizzazioni legate al Governo catalano. La lotta attuale è sia contro il governo dello Stato che contro quello della Catalogna. In breve, si tratta di una lotta contro una classe politica che da sempre ci limita la possibilità di autogestire la nostra vita;
3- incoraggiamo i compagni e le compagne anarcosindacaliste del resto dello Stato ad unirsi a noi, come stiamo facendo nella lotta per abbattere il regime del ‘78 .

Solo allora possiamo vincere.

Ci siamo messi in marcia. Fermare la repressione e costruire la libertà.

Comunicato del Segretariato permanente della CGT-Catalogna

17 ottobre 2019.

(*) I-CSC (Intersindical – Confederació Sindical Catalana) e IAC (Intersindical Alternativa de Catalunya) sono due sindacati indipendentisti, su posizioni di classe, con significative presenze in settori del pubblico impiego e della scuola. (Ndr).